Oggi vi parleremo della Beretta 98FS, una delle pistole più conosciute dai tiratori. Innanzitutto, è fabbricata, come dice il nome, dalla Fabbrica Pietro Beretta ed è derivata dal modello 92, anch’esso abbastanza conosciuto: la sola differenza tra i due modelli è il calibro utilizzato, che è il 9X21 IMI. A causa del fatto che in Italia le pistole semiautomatiche calibrate con il 9X19 Parabellum non possono essere detenute dai civili ma possono solo essere utilizzate dalle forze militari, la 98FS nasce come versione civile della 92. In seguito, nel 2013, il Banco Nazionale di Prova, sito a Gardone Valtrompia (BS), ha certificato che la 98FS funziona anche con le munizioni del calibro 9X19 Parabellum. La storia di questa pistola risale agli anni Sessanta, allorché la Beretta intraprese gli studi per la messa a punto di una pistola semiautomatica per uso militare e di polizia che sostituisse la Beretta M34 cal. 9, ormai obsoleta. Originariamente la 92 era calibrata per il 9 mm Parabellum e aveva un caricatore da 15 munizioni; inoltre era a doppia azione ed era anche dotata di sicura manuale. Inoltre il pulsante di sgancio del caricatore era posto sul lato sinistro della pistola. Inizialmente la pistola venne presentata alle Autorità, le quali chiesero una serie di modifiche: in particolare, si chiese la possibilità di abbattere il cane inserendo la sicura: in tal modo, la pistola poteva essere già pronta allo sparo. Le altre modifiche riguardarono lo spostamento della leva di sicura, precisamente dal fusto al carrello. In questa maniera nacque la 92S, che poteva essere portata con il colpo in canna e con il cane abbattuto tramite l’azionamento della sicura. La versione modificata venne data in dotazione ai Carabinieri e alla Polizia di Stato verso la metà degli anni Sessanta, ma anche al reparto Incursioni della Marina Militare. Altre modifiche vennero applicate su base dell’esperienza maturata dall’utilizzo della pistola: in particolare, venne spostato il pulsante di sgancio della pistola dalla base dell’impugnatura alla base del ponticello del grilletto, favorendo così l’ergonomia della pistola; venne allargata la tacca di mira, che divenne anche più lunga; venne anche inserita una sicura automatica al percussore: essa proteggeva il proteggeva nel caso in cui vi era forte impatto dell’arma con il cane armato (per esempio nel caso di cadute) veniva di fatto impedita la partenza di un colpo accidentale. Tale sicura veniva disattivata solamente con il movimento del grilletto da parte del tiratore. Inoltre, la pistola venne anche adattata all’utilizzo dei tiratori mancini tramite il posizionamento di una leva di sicura anche sul lato destro dell’arma. Da queste modifiche nacque la 92SB, che venne commercializzata in Italia a partire dagli Anni Ottanta e i cui modelli vennero contraddistinti dalle sigle 98 e 98M in calibro 7,65 Parabellum, dato che il 9X21 non era ufficialmente nato e consentito il calibro 9X21: con l’avvento di questo calibro, nacque la versione ricalibrata della 98, denominata 98FS.

La pistola 98 ( e 98FS) è dotata di rinculo corto della canna: vi è un vincolo meccanico tra canna e carrello attuato tramite blocchetto WALTHER, usato dalla Beretta a partire dagli anni Trenta per la realizzazione della pistola Walther P38. La presenza della M nella sigla indica che la pistola è compatta ed è dotata di caricatore monofilare: con questa variante, la pistola è presente in piccole quantità presso la Polizia di Stato.

Spero vi sia piaciuto!